“E' triste che si utilizzino le difficoltà delle persone per ragioni elettorali. E' il primo pensiero che mi viene in mente di fronte alla protesta di alcuni lavoratori ex Jacorossi orchestrata dai soliti professionisti della clientela politica davanti alla Prefettura di Napoli. Ma cosa c'entra la Regione in questa vicenda? Nulla. Questi lavoratori sono stati assunti e licenziati da un'impresa privata, addirittura prima che noi entrassimo in carica, e per una scelta della Giunta Bassolino che e' oggetto di indagini da parte di tutte le Magistrature. In questi anni abbiamo offerto a questi lavoratori - come a tutti gli espulsi dal mercato del lavoro - sostegno e politiche attive per facilitarne il reinserimento occupazionale. Ed infatti il numero complessivo dei lavoratori si è ridotto di oltre un terzo. Proprio perché non lasciamo indietro nessuno, abbiamo persino presentato un progetto al Governo nazionale, condiviso con i sindacati, per favorire, con le nostre risorse, l'ulteriore reimpiego. Per poter essere operativo questo progetto ha bisogno di un'autorizzazione nazionale che non è mai arrivata, nonostante le nostre richieste. Ora, a pochi giorni dal voto, e dopo essersi disinteressati di tutto per 5 anni, proprio coloro che hanno creato le condizioni di questo disastro - come di tanti altri - tirano in ballo la Giunta Caldoro e manovrano il bisogno. Ma non si illuda nessuno. Non ci siamo fatti intimorire in questi anni e non cominceremo certo adesso. Però pretendiamo che ciascuno si assuma le proprie responsabilità. E questa non è una nostra responsabilità”.