"Sulla concreta svolta che sta realizzando l'amministrazione guidata dal Presidente Vincenzo De Luca, anche con l'acquisto dei nuovi treni, il collega Caldoro ritiene che le nostre siano tutte 'scelte precedenti'; purtroppo però, dimentica tutti i problemi che la sua Giunta ha lasciato sul tavolo nel settore dei trasporti. La buona amministrazione non si fa programmando, ma governando: e sono due cose molto diverse.
Ci sarebbe da chiedersi ad esempio, come mai dal 2014 non esiste un contratto con Trenitalia, oppure come ha fatto o cosa ha fatto la sua Giunta per lasciare un debito di oltre 140 milioni che ora dobbiamo rateizzare e definire (manca ancora l'accordo sugli ultimi 40), prima di formalizzare il nuovo contratto.
Sul "revamping" basta ricordare che è stato tutto finanziato ad inizio 2014, con i magici fondi della accelerazione della spesa: che prevedeva i completamenti a dicembre 2015. Una magia non riuscita, anche perché fino alla fine del 2015 nessuno si è preoccupato di risolvere i problemi concreti che penalizzano commesse così complesse. Citiamone due per esempio: ad inizio 2015 è stato presentato un progetto per recepire alcune prescrizioni ministeriali, il parere è stato sollecitato solo a settembre ed ottenuto a dicembre; i ritardi accumulati dai mancati pagamenti nel 2014 ed inizio 2015 degli stati di avanzamento delle commesse in corso, hanno comportato un contenzioso con un'azienda poi fallita e rilevata da una nuova cordata con la quale è in corso di sottoscrizione una transazione che recupererà questi ritardi addirittura accelerando alcune consegne.
Questa è la Regione che abbiamo trovato. Purtroppo ci tocca rincorrere le decine di contenziosi in corso. Avremo modo e tempo per raccontarle tutte, dalle motivazioni alle soluzioni trovate. Ora però tutto il nostro tempo è dedicato al lavoro e alla soluzione dei problemi".