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Verbale di riunione - DEMA

15/04/2015

In data 15 Aprile 2015, presso il Ministero dello Sviluppo Economico, si è tenuto un incontro riguardante la situazione della società DEMA.

Alla riunione erano presenti per il Mise la Dott.ssa Silvia Bellato; per la Regione Puglia l’Assessore al Lavoro Leo Caroli e l’Avv. Paolo Di Schiena; per la Regione Campania il Dott. Sergio Mazzarella, in rappresentanza dell’ Assessorato alle Attività Produttive e il Dott. Giuseppe Sangiovanni, in rappresentanza dell’Assessorato alla Formazione e Lavoro; per la Società DEMA Spa il Dott. Vincenzo Starace (Presidente e Amministratore Delegato), il Dott. Marcello De Gennaro (Direttore Generale), il Dott. Adriano Buonanno (Direttore del Personale) e la Dott.ssa Assia Viola (Responsabile Relazioni Esterne).
Erano inoltre presenti le OOSS e le RSU FIM, FIOM, FISMIC, UGL, UILM.

All’apertura dell’incontro il Mise ha chiarito, dopo la lamentele delle OOSS a seguito dell’assenza di Agusta, che la Società non è stata convocata poiché non è intenzione del Mise attivare tavoli di confronto pubblici su argomenti che hanno rilevanza nella gestione dei normali rapporti commerciali tra Aziende diverse.

Le organizzazioni sindacali, che hanno richiesto l’incontro hanno aperto la riunione. 
In particolare, dagli interventi dei rappresentanti intervenuti è emerso, in sintesi, quanto segue:

  • La situazione della Società DEMA è critica, delicata e complessa. E’ necessario:
    -verificare le strategie di Agusta nell’ambito dei piani di Finmeccanica 
    -conoscere le prospettive della DEMA
    -valorizzare il know how dei lavoratori di DEMA tutelandone gli interessi
    -consentire la diversificazione pianificata da DEMA e la riqualificazione dei lavoratori in tale direzione
    -tener conto dell’accordo siglato in Campania che prevede una riorganizzazione di alcune attività
  • E’ ritenuta positiva l’apertura di un tavolo unitario presso il Mise alla presenza delle Regioni Campania e Puglia.
  • Il problema di DEMA interessa anche il resto dell’indotto.
  • Le OOSS hanno inoltre sottolineato la necessità che l'implementazione e la gestione del Piano Industriale DEMA debbano garantire un equilibrato sviluppo per tutti i siti del Gruppo.

L’Assessore Leo Caroli ha affermato che non conosceva l’accordo siglato in Campania e ha dichiarato che non ci possono essere contraddizioni e incongruenze nella pianificazione di DEMA. Ha inoltre affermato che la Regione non consentirà alcuna delocalizzazione di Agusta e che, dato che la diversificazione richiede tempo, nessun lavoratore deve essere abbandonato prima del termine di tale processo. La Regione si è dichiarata disponibile a mettere a disposizione il Contratto di Programma e programmi di riqualificazione che può finanziare fino a percentuali molto significative.

La Società DEMA ha chiarito che l'accordo campano si è reso necessario per gestire la transizione del piano di razionalizzazione che, ha ribadito, è stato fatto nel rispetto delle esigenze di competitività aziendale e per sfruttare tutte le competenze dei siti nazionali DEMA senza impattare positivamente su un sito a scapito dell'altro.

La Regione Campania ha affermato che DEMA rappresenta una realtà molto importante per il territorio e che si è distinta per i suoi investimenti e la sua capacità di crescita. La Regione ha chiesto pertanto al Mise di sostenere questa Società affinché possa continuare nel percorso virtuoso intrapreso e ha dato piena disponibilità per un monitoraggio attivo della vicenda.

La Società DEMA ha affermato di aver compreso la necessità di un tavolo nazionale dato che il piano di DEMA riguarda la società nella sua interezza. La razionalizzazione delle tecnologie produttive che ha avuto e sta avendo luogo ha garantito una vocazione a ogni singolo sito sfruttando appieno il know-how dei lavoratori.
Il Dott. Starace ha dichiarato che i rapporti commerciali con Agusta non sono retti da contratti commerciali ma si sostanziano in un ciclo di emissione/soddisfazione di ordini spot. Ha inoltre affermato che in uno scenario di contrazione totale e tempestivo delle commesse AW, per tenere conto di tale importante calo di fatturato, ci sarebbero come effetti immediati la progressiva chiusura dello stabilimento di Brindisi entro fine anno e la rivisitazione del piano industriale di DEMA con conseguenti ulteriori interventi atti a ridurre i costi per gestire l'impatto finanziario di tale situazione.

Il Mise ha chiuso l’incontro riconoscendo che la situazione rappresentata è complessa e si è quindi impegnato, accogliendo la richiesta delle parti, a sollecitare un chiarimento a Finmeccanica. L’incontro avrà luogo nei prossimi giorni.