23/06/2017
I dati dell’ISTAT e le prime statistiche della SVIMEZ sulla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) del Mezzogiorno e della Campania nel 2016, che precisano il quadro delineato dal recente rapporto della Banca d’Italia, rappresentano un chiaro e forte segnale di svolta.
La Campania è il motore della crescita di tutto il Mezzogiorno e la prima Regione in Italia in termini di sviluppo produttivo. Questi straordinari risultati sono anche il frutto dell’iniziativa del Presidente De Luca e della sua Giunta, che hanno voluto introdurre un insieme di misure (leggi di semplificazione, sgravi fiscali e incentivi per le imprese) in grado di dare , in soli due anni, una grande spinta all’economia della Regione. Basti pensare che nel 2013 la variazione del PIL regionale era del –2,5% e che nel 2016 ha raggiunto il +2,4%. Il recupero di quasi 5 punti percentuali in così poco tempo ha ribaltato le prospettive di crescita della Campania, ponendola alla testa di una ripresa che comincia ad assumere carattere strutturale. Infatti, il comparto industriale fa da traino allo sviluppo della Campania, con un aumento dell’occupazione pari al 5,4% nel 2016 e un'intensificazione della dinamica del prodotto di pari entità nello stesso anno. L'esportazione delle imprese campane è stato un altro fattore di notevole impulso all'economia, con una crescita del 2,9% nel 2016, superiore del 2,5% al dato del 2015.
Inoltre, sul versante generale dell’occupazione, si registra un’assai confortante variazione, pari al + 3,3% complessivo a livello regionale.
La Campania supera di gran lunga la crescita media del Mezzogiorno (+1%) e dell’intero Paese (+0,9%).
E’ l’unica Regione del Sud a così forte sviluppo e sorpassa ampiamente le aree più dinamiche del Nord-Est, all'avanguardia tra le regioni settentrionali.
Sono fondamentalmente due le condizioni che hanno permesso questo grande balzo.
Da un lato, una ripresa di credibilità della Regione, in termini di concretezza operativa e di affidabilità, e la sua capacità di collaborazione con il governo nazionale e con le sue politiche innovative per il Mezzogiorno, a cominciare dai Patti per lo Sviluppo del Sud. Dall’altro, una strategia industriale per fattori di sviluppo, fondata su un insieme di strumenti di essenziale importanza (credito d’imposta sugli investimenti, decontribuzione per le assunzioni, altri sgravi fiscali, contratti di sviluppo, interventi per le aree di crisi industriale e misure per le piccole e medie imprese), e il dinamismo delle imprese campano, che sono state in ogni recente occasione le più proattive in Italia nella proposta di iniziative di investimento produttivo.
Ora si tratta di continuare l’azione per lo sviluppo e l’occupazione avviata dalla Giunta De Luca, con fiducia, senza demordere, ma intensificando le iniziative per l’affermazione delle imprese produttive, della competitività e degli investimenti a base di questi eccellenti dati e di una nuova Campania in cammino.