Un incontro per parlare della cosiddetta Terra dei Fuochi, tutelare i prodotti campani, veicolare una giusta e corretta comunicazione per la tranquillità dei cittadini. Si è riunito nella sala Giunta di Palazzo Santa Lucia il tavolo per l’editoria e la comunicazione promosso dall’assessorato alle Attività produttive della Regione Campania. La riunione con gli operatori delle imprese editoriali campane è stata l’occasione per fare il punto sul Piano di azione promosso dalla Regione Campania, con il coordinamento dell’assessorato alle Attività produttive, rivolto al fenomeno della Terra dei fuochi. Il Piano parte dall’esigenza di arginare il calo della domanda di prodotti agroalimentari campani, correlato agli effetti negativi della campagna stampa inerente la questione Terra dei Fuochi. Gli effetti del fenomeno si riversano in modo inequivocabile sul fatturato delle aziende del comparto agroalimentare di tutta la Regione.
Il Piano di intervento presentato oggi - a valere su parte della disponibilità del Fondo misure anticicliche - propone un insieme di azioni su più livelli, finalizzati a riequilibrare il complesso tema dell’informazione, che svolge un ruolo decisivo sulla domanda, assicurare un’adeguata comunicazione e proporre infine un’azione di marketing, basata su un background informativo trasparente e corretto. Soggetto gestore del Piano è Sviluppo Campania.
Il piano prevede due Linee di intervento per un totale di 50 milioni di euro:
1) Comunicazione integrata
- misura per la realizzazione di prodotti editoriali (documentari audiovisivi su territori e produzioni campane, manuali, guide e prodotti editoriali cartacei, prodotti multimediali, software e applicazioni per la diffusione attraverso nuove tecnologie degli stessi contenuti)
- misura per l’acquisizione di spazi sui media locali, nazionali e internazionali per diffondere i contenuti prodotti direttamente da Sviluppo Campania.
- concorso di idee per progetti di marketing e comunicazione su scala locale, nazionale e internazionale, dedicati alle filiere dei derivati del latte, della pasta, dell’olio, del vino e delle produzioni del pomodoro, altri prodotti locali.
2) Azioni a supporto delle imprese dell’agroalimentare
- Misure per Investimenti in sistemi e strumenti per la certificazione della qualità e la tracciabilità dei prodotti;
- Misure per programmi di marketing e distribuzione;
- Expo 2105: azioni a supporto delle imprese dell’agroalimentare per Expo 2015 che rappresenterà la vetrina con la più alta visibilità promozionale per i sistemi produttivi locali e l’occasione, per la filiera agroalimentare campana, di essere inserita in circuiti internazionali come se fossero un’unica filiera.
“La crisi derivante dalle sollecitazioni negative provenienti dall’opinione pubblica ha travalicato i confini dell’area interessata dalla problematica della Terra dei Fuochi, per diventare una questione a dimensione regionale che impatta sull’intero sistema produttivo con una particolare sofferenza dell’agroalimentare. E’ fondamentale perciò fornire degli elementi concreti di risposta sia alla preoccupazione dei consumatori sulla qualità dei prodotti, sia alla conseguente difficoltà degli imprenditori a difendere la competitività sui mercati. La Campania è una terra di eccellenze e questo messaggio va rilanciato: la nostra regione può contare su 500mila ettari coltivati, un volume di 2,1 miliardi di euro di export nel terzo trimestre del 2012 e 387 prodotti tradizionali agroalimentari, che rappresentano l'8% a livello nazionale, ponendo la Campania prima nel Mezzogiorno” commenta l’assessore alle Attività produttive della Regione Campania, Fulvio Martusciello.
“A tale scopo - continua Martusciello - abbiamo attivato in tempi rapidi una prima risposta: un pacchetto di misure che troveranno attuazione in una serie di bandi volti a realizzare diversi interventi di cui si attende a breve l’emanazione. Dal miglioramento del posizionamento del brand regionale, a progetti editoriali specifici che consentano un dialogo con i consumatori, fino a misure dirette alle imprese dell’agroalimentare per il potenziamento dell'attività di marketing, in particolar modo dedicate al mercato extra regionale”.
“Dal tavolo con le imprese del settore editoria e comunicazione ci attendiamo un proficuo contributo in termini progettuali e creativi per sostenere la reputazione dei prodotti agroalimentari campani e contribuire al rilancio della filiera” conclude Martusciello.