Si è svolto a Caserta un incontro con le istituzioni locali e le parti sociali della provincia per la definizione degli indirizzi relativi alle misure da adottare nelle aree di crisi industriali della Campania, in attuazione del Piano di Azione Coesione.
Al tavolo hanno preso parte l’assessore al Lavoro Severino Nappi, coordinatore della Cabina di Regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, il consigliere del presidente Caldoro per le Attività Produttive Fulvio Martusciello, il presidente del Consiglio Regionale Paolo Romano, il consigliere del presidente Caldoro per l’Agricoltura Daniela Nugnes, il presidente della Provincia di Caserta Domenico Zinzi, il rappresentante di Sviluppo Campania Eugenio Gervasio.
Per le parti sociali sono intervenuti Luciano Morelli, presidente di Confindustria Caserta, Camilla Bernabei per la CGIL, Carmine Crisci per la CISL, Antonio Farinari per la UIL, Raffaele De Vita per l’UGL.
Al termine del confronto, è stata deciso che la Regione sottoporrà al Dipartimento dello Sviluppo e della Coesione la “scheda progetto” con i seguenti obiettivi:
1. Aree di intervento. Le azioni verranno destinate a misure anticicliche funzionali al reinserimento occupazionale dei lavoratori, circa 1100, espulsi dal tessuto produttivo nell’ambito della crisi del settore ICT (3M, Ixfin, Formenti, Finmek, Costelmar) attraverso il finanziamento di investimenti industriali caratterizzati da un elevato livello di innovazione tecnologica, in favore di filiere, distretti o reti d’impresa, a partire dal sistema moda, per il quale sono già pervenute manifestazioni di interesse all’investimento, con il fine di diversificare le relative produzioni e valorizzare i segnali di vitalità imprenditoriale e le potenzialità dei territori e dei settori interessati.
2. Strumenti. Ammodernamento, riconversione o realizzazione di impianti industriali nelle aree di intervento, con particolare riferimento agli interventi a carattere innovativo; adeguamento delle condizioni ambientali delle relative attività d’impresa; azioni di qualificazione e riqualificazione dei lavoratori interessati dagli interventi ai fini dell’accrescimento delle loro competenze e della qualità del capitale umano.
3. Metodo. Il territorio verrà sollecitato a presentare manifestazioni d’interesse secondo il modello già sperimentato e riconosciuto dal Ministero per lo sviluppo economico per Airola. Il tavolo sarà coordinato dalla Cabina di regia per la gestione dei processi di crisi e di sviluppo, con l’assistenza tecnica di Sviluppo Campania, società in house della Regione.