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Lo scenario 

Lo scenario dell'esercitazione del 9-12 ottobre sul rischio vulcanico ai Campi Flegrei, simula una variazione dei parametri di monitoraggio e il verificarsi di fenomeni tali da determinare un passaggio dallo stato attuale di allerta gialla del vulcano, ad una situazione di allerta arancione, fino ad arrivare ad uno stato di eruzione imminente, ovvero di livello di allerta rosso. Si andrà dunque, nel corso delle giornate, da un unrest debole (livello di allerta Giallo – fase operativa di Attenzione), ad una situazione di unrest forte (livello di allerta Arancione – fase operativa di Preallarme), ad uno stato di eruzione imminente (livello di allerta Rosso – fase operativa di Allarme). I diversi passaggi si presenteranno in maniera sequenziale, ma saranno caratterizzati da durate variabili.

Parallelamente alla registrazione dei parametri e alle attività di monitoraggio e valutazione dello stato del vulcano da parte dei Centri di Competenza del Dipartimento, si attueranno le procedure previste realmente dalla Pianificazione Nazionale e si testerà la risposa operativa del sistema di Protezione civile.

Mercoledì 9 ottobre - si svolgono attività di monitoraggio e valutazione dello stato del vulcano da parte dei Centri di Competenza. Sulla base delle informazioni pervenute dall’Osservatorio Vesuviano dell’INGV, si osservano delle ulteriori anomalie dei parametri di monitoraggio, rispetto alla situazione attuale del vulcano (livello di allerta Giallo). I Centri di Competenza sono convocati in videoconferenza straordinaria per la valutazione della situazione in atto e al termine della stessa si dispone la convocazione in seduta straordinaria della CGR-SRV (Commissione Grandi Rischi - settore rischio vulcanico lo chiarirei: gli acronimi non sono patrimonio dei cittadini comuni). 

 

Giovedì 10 ottobre - è prevista, a seguito dello stato di unrest forte del vulcano, la riunione in seduta straordinaria della Commissione Grandi Rischi - settore rischio vulcanico (CGR-SRV) e la progressiva attivazione del Sistema di protezione civile: viene disposto (sempre in ambito esercitativo) il passaggio al livello di allerta Arancione. Il Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della Protezione Civile, sentito il Presidente della Regione Campania, attiva la fase operativa di preallarme e delibera lo stato di emergenza nazionale. È subito convocato il Comitato operativo della Protezione Civile e attivato il Sistema di protezione civile anche a livello locale, con l’insediamento del Centro Coordinamento Soccorsi (CCS) presso la Prefettura di Napoli e dei Centri Operativi Comunali (COC) dei comuni della zona rossa. Successivamente si attiva sul territorio la Direzione di Comando e Controllo (Di.Coma.C.), con la conseguente chiusura del Comitato Operativo della Protezione Civile.

La sede della Di.Coma.C. individuata dalla Regione Campania è nella cittadella della Protezione civile regionale a San Marco Evangelista, in provincia di Caserta. Quindi in un luogo sicuro, situato al di fuori della zona Rossa del vulcano.

 

Venerdì 11 ottobre - La Di.Coma.C. è pienamente operativa, l’evoluzione dello scenario, con parametri di monitoraggio su valori elevati protratti nel tempo, conferma la dinamica pre–eruttiva e di conseguenza, la Di.Coma.C. stabilisce l’attivazione di tutte le pianificazioni di settore (ad esempio del settore sanitario, di ordine pubblico, delle Forze Armate, delle attività di Ingv e degli altri centri di competenza, per la salvaguardia dei Beni Culturali, per i servizi essenziali e le telecomunicazioni): in questa fase inizia l’allontanamento autonomo della popolazione che risiede in zona rossa e che ha una soluzione alloggiativa alternativa; in fase esercitativa si svolgerà per posti di comando, cioè senza coinvolgere direttamente la popolazione, ma verificando le procedure di attivazione del piano di allontanamento. 

I Comuni attivano le aree di attesa e approntano tutte le misure previste dalla pianificazione comunale per l’allontanamento della popolazione, da realizzarsi durante la fase di Allarme.

 

Nel pomeriggio la Commissione Grandi Rischi - settore rischio vulcanico (CGR-SRV), in considerazione delle anomalie nei parametri del monitoraggio e dell’accadimento di specifiche fenomenologie, valuta il passaggio al livello di allerta Rosso, il Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Capo del Dipartimento della protezione civile e sentito il Presidente della Regione Campania, dispone l’attivazione della fase di Allarme. Contestualmente viene inviato il messaggio IT-alert alla popolazione (il test avverrà a scala reale con un messaggio di TEST che indicherà che è in corso la SIMULAZIONE di una possibile attività vulcanica ai Campi Flegrei). L’allontanamento della popolazione della Zona rossa per il trasferimento nelle Regioni e Province Autonome gemellate viene svolto nella giornata successiva (pagina dedicata a IT-alert).

 

Sabato 12 ottobre - Si procede all’attivazione del piano di allontanamento assistito per i 7 comuni attraverso il coinvolgimento della popolazione. Per una parte dei cittadini dei Comuni di Napoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, Pozzuoli, Giugliano in Campania, Marano di Napoli si testa l’allontanamento dalle aree di Attesa fino alle aree d’incontro attraverso l’impiego di autobus messi a disposizione dalla Regione Campania, mentre il trasferimento nelle Regioni e Province Autonome gemellate viene testato solo per posti di comando.

L’allontanamento dei cittadini dalle aree di Attesa comunali alle aree di Incontro viene organizzato con autobus regionali a cura della Protezione Civile della Regione Campania con il supporto dell’Agenzia regionale ACaMIR.

Le attività esercitative terminano nel pomeriggio di sabato 12 ottobre.

 

Domenica 13 ottobre - debriefing per posti di comando.