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07/06/2013 - Comunicato n.407 - Innovazione, incontro in regione con plug&play tech center. Trombetti: in campania competenze di grande qualita’. Martusciello: 75 milioni a favore delle start-up

07/06/2013 - La Regione Campania, attraverso Campania Innovazione e con la  collaborazione  di ICE e del Consolato italiano di San Francisco, ha tenuto un incontro presso la sala giunta con Plug&Play Tech Center,  uno dei più importanti acceleratori dimpresa della Silicon Valley.

L'incontro rientra nelle azioni di internazionalizzazione della costituenda Rete Regionale degli Incubatori, la cui istituzione è prevista nella Finanziaria Regionale 2013.

Obiettivo della visita di Plug&Play è stimolare azioni di attrazione di investimenti in settori altamente competitivi e presentare ad un network internazionale lecosistema dellinnovazione, la cultura di start up in Campania e gli strumenti a disposizione per la creazione e crescita di business tecnologici.

Campania Innovazione ha presentato un dossier localizzativo, utile a Plug&Play per valutare linvestimento per un acceleratore dimpresa pubblico-privato a Napoli. Larea individuata per un possibile acceleratore è linsediamento universitario di Napoli Est Vigliena (Ex Area Cirio) di San Giovanni a Teduccio, dove sono in corso di realizzazione laboratori, centri di elaborazione ed analisi interuniversitari dellAteneo Federico II, presso il quale Plug&Play ha fatto tappa.

LAgenzia regionale ha promosso la costitituzione di un gruppo di lavoro con lUniversità Federico II di Napoli, Telecom, Finmeccanica e il  distretto Campania Bioscience, coordinato da Riccardo Monti, presidente dellICE ed Edoardo Imperiale, direttore generale di Campania Innovazione.

A presentare il programma di investimenti del network internazionale Mohannad El Khairy manager di Plug&Play, reduce da una serie di incontri in Italia, in particolare a Padova, Milano e Roma. El Khairy ha sottolineato che, dopo aver promosso investimenti in Germania, Singapore, Spagna, Russia, Canada, il network è ora interessato ad investire in Italia avendo constatato che 100 startup italiane hanno investito 100 milioni di euro contribuendo a creare migliaia di nuovi posti di lavoro basati su competenze scientifiche ad alto valore aggiunto. Inoltre, lItalia sta completando una promettente transizione verso uneconomia basata sulla conoscenza, rafforzando il ruolo di hub tecnologico nel cuore dellEuropa. 

"La strategia regionale per la ricerca e linnovazione - ha detto lassessore alla Ricerca Scientifica, Guido Trombetti - ha aggregato competenze specifiche in sei settori strategici per lo sviluppo del territorio. La nascita dei sei nuovi distretti ad alta tecnologia è testimonianza della grande concentrazione, nella nostra regione,  di competenze di grande qualità, sia nel mondo della ricerca che della piccola, media e grande impresa.

"La rete tra enti di ricerca, università e sistema produttivo potrà essere valorizzata anche grazie agli spazi del polo tecnologico  di Napoli est, un <luogo comune>  che pone le basi per concretizzare  l ambizioso obiettivo di potenziare le sinergie già in atto  tra gli attori dello sviluppo del territorio. Le università hanno un ruolo fondamentale  nella costruzione di una collaborazione più forte e durevole utile a creare opportunità di sviluppo per la Campania", ha concluso lassessore Trombetti.

"L'incontro con lacceleratore statunitense - sottolinea lassessore alle Attività produttive Fulvio Martusciello -  è la prima azione del desk regionale per l'attrazione degli investimenti costituito presso lassessorato alle Attività produttive che opera in sinergia con il desk Italia del MISE. Per impulso della costituenda Rete Regionale degli incubatori, nellambito della quale sono previste misure a favore dellinternazionalizzazione, vogliamo rafforzare il network di contatti con i grandi player internazionali per portarli ad investire nella nostra regione.

"La Regione ha già pronta una piattaforma di 75 milioni di stanziamento previsto nel Piano di Azione e Coesione a favore delle start-up, rispetto al quale cerchiamo sinergie proprio con realtà come quelle di Plug&Play", conclude Martusciello.

Erano presenti allincontro, oltre a Giuseppe Zollo ed Edoardo Imperiale, presidente e direttore generale di Campania Innovazione, Roberto Di Lauro (Campania Bioscience), Angelo Ferrigno (Telecom Italia), Joshua Lawrence (Consolato USA a Napoli)), Valentina Petricciuolo (ICE Inbound Desk), Francesco Rogo (Finmeccanica) e Giorgio Ventre (Università Federico II Napoli).

SCHEDA SU PLUG&PLAY TECH CENTER

Plug and Play è un acceleratore della Silicon Valley che insedia start up high tech. Il network mondiale conta più di 300 start up, 180 investitori (tra cui Norwest Venture Partners, Draper Fisher Jurvetson, Sequoia Capital, Menlo Ventures, Battery Ventures, Foundation Capital, and Accel Partners) e numerose collaborazioni con università e partner industriali.

Il network si occupa di insediamenti (negli USA hanno più di 150.000 mq di spazi con un data center per le start up), workshop, eventi e matching. Nel 2011 hanno contribuito a far finanziare 25 start up con 350 milioni di dollari (la più nota è drop box). Dal 2006 a oggi ha contribuito  al consolidamento di 1.500 start up hi-tech, tra le quali le più famose: dropbox, PayPal, PiCloud, Bracketz, Danger. Può contare su una piattaforma di 150 partner imprenditoriali (tra cui Blackberry, Panasoni, Volkswagen, General Motors, Samsung) e 180 venture capital. Partner del mondo universitario sono UCLA, Purdue University, Duke University, National University of Singapore.

Solo nel 2012 Plug&Play ha avviato programmi internazionali in 16 paesi diversi, contribuendo a consolidare 108 start-up. Plug&Play Italy Platform è il programma di accelerazione e investimenti rivolto allItalia  che può contare su partnership avviate con RCS, Enel, Tiscali, Wind, Telecom Italia.