21/10/2013 - E' stata presentata oggi, nel corso di una conferenza stampa svoltasi alla Camera di Commercio di Napoli, la terza edizione di IFIB, Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy, in programma a Castel dellOvo fino al 24 ottobre.
Dopo le prime due edizioni tenutesi a Milano, è la prima volta che l'Italian Forum on Industrial Biotechnology and Bioeconomy diventa itinerante e viene scelta Napoli.
Sono previsti oltre 200 partecipanti in rappresentanza di istituzioni, imprese e centri di ricerca di circa 20 Paesi diversi (USA, Canada, Russia, Germania, Spagna, Israele, Turchia), oltre 40 presentazioni e 20 poster di aziende, nel campo delle biotecnologie industriali e della bioeconomia.
IFIB è il primo evento dedicato interamente alla bioeconomia, dove si presentano ricerche scientifiche e industriali in grado di favorire una crescita economica sostenibile rispondendo, grazie alle biotecnologie industriali, a tutte le sfide che pone il nuovo millennio: superamento della dipendenza dal petrolio e dalle altre fonti energetiche fossili, aumento della popolazione mondiale e cambiamenti climatici.
Allorganizzazione dellevento, ideato da Assobiotec, Innovhub SSI, Azienda speciale per lInnovazione della Camera di Commercio di Milano, e lItalian Biocatalysis Center, collaborano la Regione Campania, attraverso Campania Innovazione, agenzia regionale per la promozione della ricerca e dellinnovazione, e la Camera di Commercio di Napoli¸ il Consorzio Technapoli ed Eurosportello di Napoli.
Nell'ambito di IFIB2013, i partner della rete dellUnione europea Enterprise Europe Network (EEN) promuovono il Biotech and Bioeconomy Partnering Event, che intende favorire nuove opportunità di collaborazione in ambito commerciale, di trasferimento tecnologico e di ricerca.
"Circa 600 imprese, 100 centri di ricerca e le Università della Campania sono confluiti nei neonati Distretti ad Alta Tecnologia, tra questi Campania Bioscence, il Distretto per le biotecnologie. Si tratta di un sistema di straordinaria capacità per la produzione di conoscenza ma che può e deve anche innescare processi di sviluppo sostenibile."
Così Guido Trombetti, vice presidente della Regione Campania con delega alla Ricerca Scientifica, nel corso della conferenza stampa.
"La sfida della competitività e dellattrattività la vinciamo solo se dimostriamo di essere riusciti a creare reti di sistemi nei settori strategici di sviluppo. Attraverso i Distretti tecnologici aggreghiamo imprese diverse e centri di ricerca in un modello virtuoso", ha concluso Guido Trombetti.
"Si parla tanto di Horizon 2020, noi vogliamo incrementare del 20-25% gli occupati nel settore delle biotecnologie entro il 2020", ha aggiunto Luigi Iavarone, presidente vicario della Camera di Commercio di Napoli.
"Abbiamo delle potentissime strutture di formazione, dalle facolta' di Biotecnologie e Medicina, ai centri di ricerca, Telethon e il Ceinge. Le potenzialita' ci sono tutte, l'obiettivo e' far nascere nuove imprese, come start up e spin off, e attrarre imprese che avvalendosi delle capacita' di ricerca del territorio potranno dare occupazione ai nostri giovani. In questo momento siamo tra i 3.000 e 3.500 occupati, puntiamo a creare un migliaio di nuovi posti di lavoro nell'industria, ai quali si aggiungono quelli per la parte delle ricerca, ha concluso.
Per Leonardo Vingiani, direttore Assobiotec, "l'evento, considerati i numeri e la partecipazione ampia, è già un successo. La Campania è tra le primissime regioni per capacità di produrre conoscenza ma non è in grado di trasformare tutta questa conoscenza in sviluppo, impresa e servizi. E un limite che riguarda il Paese intero: bisogna lavorare con intensità per superarlo."
Scheda dati biotecnologie
Le biotecnologie in Italia
Le biotecnologie in Campania