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29/06/2013 - Comunicato n.481 - Dalla Giunta Caldoro 44 milioni in tre anni per rilanciare i servizi per l'infanzia in Campania

29/06/2013 - In questi primi tre anni di governo regionale, la Giunta Caldoro, attraverso l'assessorato all'Assistenza sociale ha investito con il Piano della governance dei servizi alla persona voluto dall'assessore Ermanno Russo 44 milioni di euro in servizi dedicati all'infanzia.

Si tratta di risorse sia nazionali che europee, che hanno consentito di rilanciare l'infrastruttura sociale sul territorio (asili-nido e micronidi) e di sperimentare interventi innovativi per la prima infanzia che tengano conto di esigenze specifiche della popolazione. 

In un primo momento sono stati impegnati 4,5 milioni di euro (3 milioni di risorse del Fondo Sociale Europeo e 1,5 milioni frutto dell'Intesa nazionale sulla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro) per creare sul territorio servizi che innovassero e consentissero alle donne che lavorano di poter continuare la loro esperienza professionale senza venir meno al ruolo di mamma.

Dopodiché la Giunta è intervenuta direttamente nel contesto lavorativo attraverso Accordi Territoriali di Genere, anche con le aziende (7 milioni di euro a valere su fondi FSE), che hanno consentito di poter vivere appieno la fase della maternità e di far fare alla Campania enormi passi in avanti sul terreno delle politiche di family friendly.

Sono stati inoltre finanziati voucher per 2,4 milioni di euro (1,5 milioni provenienti da risorse del Fondo per la famiglia e 900 mila euro dalla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro) finalizzati a servizi per l'infanzia (fino a 12 anni).

Per  favorire una distribuzione più uniforme di servizi sul territorio regionale, allo stato concentrata in alcune aree geografiche, soprattutto nel Salernitano, a discapito di altre, come il Casertano, sono stati invece ripartiti 30 milioni di euro tra gli Ambiti territoriali della Campania. Un riparto quest'ultimo tutto dedicato a minori da 0-36 mesi con  due formule ammesse: asili nido (per numero di posti non inferiore a 30 e non superiore a 60) e micro-nidi (unità aggregate a scuole materne, ad altre idonee strutture già esistenti oppure come nuclei decentrati di altro asilo-nido, con un numero di utenti potenziali inferiore a 30 bambini). 

Tale intervento ha previsto  l'erogazione di un importo pari a 700mila euro per ciascun Ambito Territoriale che non ha attivato almeno un asilo o micro-nido e l'erogazione di 450mila euro a favore degli altri Ambiti. 

L'intervento porterà ad incrementare il numero di bambini che usufruiscono dei nidi e micro-nidi e a riequilibrare in sede territoriale la presenza di tali strutture nelle diverse aree della regione.

Gli interventi messi in campo sono perfettamente in linea con la nuova programmazione comunitaria, dato esplicitato anche dal commissario al Welfare dell'Ue Laszlo Andor durante la sua ultima visita a Napoli, e sono coerenti con il nuovo Piano Azione e Coesione 2.