03/02/2014 - E’ stata pubblicata sul Bollettino ufficiale di oggi la delibera di Giunta con cui viene avviata una procedura comparativa pubblica per la selezione di un gruppo di professionisti per assistere la Regione nelle attività legate ai contratti derivati stipulati negli anni 2003, 2004 e 2006.
La decisione scaturisce dalla ferma intenzione di rivedere i citati contratti alla luce dell'esperienza dottrinale e giurisprudenziale maturata nel periodo dalla loro stipulazione ad oggi, in collaborazione con le stesse banche controparti.
In tal senso, la Regione auspica che vi possa essere un sereno confronto con le banche controparti, appena saranno state ultimate tutte le fasi per la scelta dello studio professionale.
Pr questo motivo non sono state avviate iniziative contenziose, alle quali altri enti territoriali hanno ritenuto, invece, di fare immediatamente ricorso, rendendo più complessa la problematica, sia per l'ampliamento della platea degli interlocutori, sia per le diverse giurisdizioni potenzialmente competenti e per i diversi gradi di giudizio interessati per giungere ad una soluzione finale.
La prudenza della Regione è legata all'auspicio di giungere ad un risultato condiviso escludendo un contenzioso non solo costoso, ma sicuramente anche con impiego di tempi prevedibilmente lunghi.
I contatti con le quattro banche controparti nel derivato 2003, e con le cinque banche controparti per il derivato del 2006 sono iniziati sulla base della relazione predisposta dallo studio associato Cedrini-Urbinati-Zamagni, che ricevette un incarico di consulenza a seguito della decisione del presidente Caldoro di fare chiarezza sui contratti sottoscritti nel 2003 e nel 2006 e delle informative prodotte dall’assessorato al Bilancio.
Tre su quattro delle banche controparti, Dexia Crediop S.p.A., Intesa Sanpaolo S.p.A. e BNL S.p.A. hanno citato la Regione Campania dinanzi all'Alta Corte di Giustizia di Londra per l’accertamento dell’asserita validità ed efficacia dei contratti derivati di interest rate swap da ciascuna stipulati nell’ottobre del 2003.
Dette banche, su invito della Regione motivato dalla possibilità di scegliere uno studio professionale per una soluzione concordata, hanno accordato una sospensiva fino al 31 gennaio 2014. I tempi burocratici hanno dimostrato l'esiguità del termine di sospensione, per cui è stata formulata dalla Regione agli Istituti di credito un'ulteriore richiesta di sospensione fino al 30 aprile 2014.
“Ora – sottolinea l’assessore al Bilancio Gaetano Giancane -dipenderà solo dalle banche se accedere alla richiesta, o se continuare con il contenzioso dalle stesse avviato presso l'Alta Corte di Londra. In quest’ultimo caso, la Regione è pronta a difendersi presso l'Alta Corte e ad aprire contenziosi anche su altri fronti, finora non toccati avendo voluto privilegiare la ricerca di soluzioni concordate alle decisioni dei giudici.”