“Ancora una volta un dipendente di una società di trasporti del nostro territorio finisce in ospedale mentre cerca di svolgere correttamente il proprio lavoro, vittima di un ennesimo intollerabile atto di teppismo e di inciviltà da parte di veri e propri criminali, che mettono a repentaglio ormai ogni giorno la sicurezza di lavoratori e utenti dei servizi di trasporto pubblico locale. Così non si può e non si deve andare avanti.”
Così l’assessore ai Trasporti e Viabilità della Regione Campania Sergio Vetrella commenta l’ennesima aggressione di un capotreno della Circumvesuviana, avvenuta oggi nella stazione di Torre Annunziata.
“E’ passato appena un mese dall’aggressione subita da un altro capotreno della Circum – continua l’assessore – e oggi siamo costretti a commentare un altro grave episodio che conferma la difficoltà e rischiosità di alcuni contesti in cui si è costretti a svolgere i servizi di trasporto pubblico locale. La Regione e le aziende di trasporto stanno facendo il possibile – per quanto di loro competenza - per contribuire a dare il massimo sostegno alle forze dell’ordine, con l’istituzione di squadre di ispettori che girano nelle stazioni affiancate dai vigilantes delle aziende e persino con unità cinofile, a scopo di prevenzione o almeno dissuasione, oltre che di controllo antievasione. Ma qui ormai si tratta di un problema di ordine pubblico sempre più preoccupante, un fenomeno sociale che ha sicuramente anche risvolti di degrado culturale ed educativo, ma che comunque va affrontato una volta e per tutte in maniera decisiva.
“Per questo – conclude Vetrella - esprimendo ancora una volta la mia solidarietà al capotreno malmenato e agli altri lavoratori e viaggiatori che pure sono stati attaccati nell’aggressione, chiedo alle forze di polizia per quanto possibile – sulla base del protocollo di collaborazione che abbiamo firmato di recente con loro - di aumentare ancora i controlli e la presenza sui mezzi e nelle stazioni e fermate delle aziende di trasporto, in particolare la Circumvesuviana, consapevole degli enormi sforzi che stanno facendo in questo campo – e dei quali quindi le ringrazio – ma anche che non si può più andare avanti così.”