“La Regione Campania è impegnata concretamente nell’affrontare le vertenze delle aziende in crisi e la grave situazione delle aree di precariato del nostro territorio che si trascinano da decenni. Occorre aprire un tavolo nazionale che dia risposte certe.
E’ maturo il tempo per una “Vertenza Campania”. Per questo si chiede l’apertura di un tavolo nazionale per affrontare da subito le gravi vertenze in atto:
1) Bacino Lavoratori socialmente utili: sono 3.700 e da oltre 20 anni prestano la loro attività presso 148 enti locali in regime di convenzione con il Ministero. La convenzione scade il 31 ottobre prossimo.
2) Sono circa 400 i tavoli di crisi aziendali della Campania, molti di carattere nazionale come ad esempio Whirpool, Jabil, Treofan, Mercatone Uno. Aziende che dichiarano esuberi per migliaia di lavoratori. Sono già 80 le procedure di licenziamento collettivo attivate da gennaio 2019 a oggi.
3) Altre vertenze aperte riguardano i lavoratori dei Consorzi di vario tipo e le sigle dei disoccupati storici.
4) Nell’ambito del tavolo potranno essere affrontate anche le questioni relative ai cosiddetti Navigator. E’ noto a tutti che la Regione dice, da sempre, no alla creazione di nuovo precariato. E rifiuta quanto viene previsto dal vergognoso articolo 3 dell’accordo quadro nazionale, che consente addirittura forme di doppio lavoro per i Navigator. La Regione è per la linea della stabilizzazione partendo dai lavoratori precari attualmente in Anpal. Il lavoro è la priorità e vanno valorizzate e ampliate le possibilità di impiego legate al “Piano per il Lavoro” della Campania che ha come obiettivo posti di lavoro stabili, non precariato.
La Regione Campania è pienamente disponibile e aperti a dialogare con tutti e a valutare ogni proposta, a tutela di tutti quanti a vario titolo, sono nella Vertenza Campania.”