Il Mibac ha preso oggi ufficialmente possesso della Reggia Borbonica di Carditello,ubicata a San Tammaro (Caserta), con una cerimonia cui hanno preso parte i due consiglieri del ministro Massimo Bray,Giuseppe Di Lella e Antonella di Nocera, il direttore regionale dei Beni Culturali Gregorio Angelini, il prefetto di Caserta Carmela Pagano, i responsabili delle forze dell'ordine e i rappresentanti dell'associazione Agenda 21 per Carditello. Sono state issate al balcone sovrastante l'entrata principale del sito le bandiere italiana e dell'Ue. Ieri c'era stato il primo passaggio di consegne con la dazione delle chiavi del sito dal custode giudiziario nominato dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere Luigi Meinardi, al direttore generale Roberto Romagnoli della Sga, la società del Ministero dell'Economia che ha acquistato il sito borbonico all'asta giudiziaria del 9 gennaio scorso per 11,5 milioni di euro per poi cederlo al Mibac. Romagnoli ha poi consegnato le chiavi ai funzionari del ministero.
''Da quando mi sono insediato all'assessorato ai Beni
Culturali e Turismo - sottolinea Sommese - la Reggia di Carditello - al pari di altre criticità come la Reggia di Caserta o gli scavi di Pompei - è al centro di un lavoro sistematico per l'individuazione di risorse e modalità di procedure finalizzate alla valorizzazione e alla migliore promozione del nostro patrimonio culturale, in chiave anche di attrattore turistico e sviluppo economico del territorio. Stiamo verificando in tal senso la possibilità di attivare un accordo di programma con il Ministero dei Beni Culturali finalizzato alla promozione del percorso turistico-culturale delle residenze borboniche così come indicato nel decreto Valore Cultura del 2013''.
''Come prima azione promozionale abbiamo inserito la struttura nell'itinerario delle Regge borboniche previsto nel programma di valorizzazione 2014 dal titolo "Viaggio in Campania. Sulle orme del Grand Tour" che attraverso lo strumento Campania>Artecard promuoverà nove itinerari culturali - assicura - arricchiti da eventi, visite didattiche e mostre, mettendo a sistema tutta la
segnaletica, i trasporti e migliorando la fruibilità dei siti, anche con aperture straordinarie serali''.
''Dobbiamo pensare al recupero di Carditello, che si trova nella zona casertana più colpita dal fenomeno della "Terra dei fuochi", all'interno di un programma di riqualificazione di tutta l'area. Serve a tal fine una grande collaborazione tra i tanti Comuni coinvolti e le numerose associazioni che si sono mobilitate in questi anni. Così come per gli interventi su Pompei è stato necessario ripensare al progetto di riqualificazione coinvolgendo tutti i comuni della buffer zone, oggi area di interesse Unesco, anche per Carditello bisogna intervenire con un'azione di sistema che riguardi anche la mobilità e la sicurezza nell'area. Altrimenti anche l'azione di salvaguardia del monumento fatta dal Ministero che oggi ha acquisito il bene, rischia di essere vanificata in mancanza di una chiara strategia d'intervento e una adeguata copertura finanziaria'', dice l'assessore Sommese. ''Stiamo verificando la possibilità di attivare un accordo di programma con il Ministero dei Beni Culturali finalizzato -conclude - alla promozione del percorso turistico-culturale delle residenze borboniche così come indicato nel decreto Valore Cultura del 2013''.